ESERCITAZIONI – Gruppo SUB lago di Suviana 2-3/10/2010

Durante il fine settimana del 2 e 3 ottobre 2010 si è tenuto nei pressi del lago di Suviana a Camugnano (BO)l’incontro tecnico dei gruppi di sommozzatori appartenenti alle associazioni di Protezione Civile che hanno la loro sede sul territorio Regionale. All’incontro hanno partecipato le associazioni di volontari provenienti dalle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, i gruppi sono stati suddivisi in alcune squadre operative impegnate nei quattro scenari previsti dal programmare che saranno comunicati ai volontari solo nella mattinata della domenica una volta allertati dal Coordinatore Regionale delle operazioni.Scopo dell’esercitazione è quello di “verificare” sul campo la risposta operativa ed organizzativa dei diversi gruppi di sommozzatori messi di fronte ad un’emergenza creata il più possibile fedele ad una reale e la capacità di lavorare in sinergia tra loro.Nel “nostro” gruppo (squadra 1 e squadra 4) in particolare operavano i volontari dei gruppi provenienti da
Bologna, S.Giovanni in Persiceto, Imola, Ravenna, Cesena, Bellaria e Rimini per un totale di circa ventidue sommozzatori e altrettanti logistici.Cercando di cogliere da subito lo spirito della manifestazione già il sabato pomeriggio al termine del sopralluogo al lago, non appena ne abbiamo avuto la possibilità ci siamo riuniti con tutti i sommozzatori ed i logistici non impegnati nell’organizzazione degli scenari per concordare congiuntamente le modalità operative e l’organizzazione delle squadre da mettere in campo il giorno successivo, tenendo ovviamente conto delle diversità degli scenari possibili l’indomani valutando le opportune modifiche da predisporre per poter correttamente operare sugli scenari con i massimi standard di sicurezza possibili. L’incontro ed il confronto tra più punti di vista ci ha permesso di condividere le strategie di approccio agli scenari previsti creando di fatto quelle sinergie necessarie quando sì “lavora” in acqua con volontari che non si conoscono operativamente e si vogliono mantenere i massimi standard di sicurezza possibili. Di seguito una cronologia delle attività svolte nella giornata di domenica dalle squadre 1 e 4 impegnate congiuntamente sullo scenario 1 che vedeva l’affondamento di un’imbarcazione ed un disperso annegato, i volontari dovevano ricercare entrambi i “bersagli” all’interno dello specchio d’acqua a loro assegnato.
Relazione tecnico-operativa
Ore 10:30 attivazione delle squadra 1 tramite messaggio radio;
Ore 11:00 arrivo sul luogo delle operazioni, lago di Suviana nei pressi del ristorante “La Spiaggetta”,condizioni meteo ottime, temperatura mite, cielo quasi sereno, vento leggero da ovest;
Ore 11:10 attivazione della squadra 4 tramite messaggio radio;
Ore 11:17 ci viene assegnato lo scenario 1 che prevede la ricerca di un’imbarcazione affondata e di un disperso, probabilmente annegato in seguito all’affondamento;
Ore 11:20 prendiamo contatto con il testimone oculare dell’incidente che ci fornisce i dettagli e tutte le informazioni in suo possesso sull’accaduto;
Ore 11:40 arrivo sullo scenario della squadra 4, le due squadre concordano meglio l’approccio operativo comune alla luce delle informazioni ricevute e diamo inizio alle operazioni;
Ore 12:10 Scendono in acqua due sommozzatori che utilizzano un metodo di ricerca definito “a chiocciola”di facile predisposizione e che ci permetterà di valutare meglio la visibilità sul fondo, il tipo di fondo (sabbia, sassi, fango, alghe) e la temperatura dell’acqua in modo da valutare più precisamente quale fra le tecniche di ricerca possibili mettere in opera sullo scenario;
Ore 12:30 i primi due SMZ  riportano le informazioni richieste, si decide di procedere con il metodo di ricerca definito “tracciato”;
Ore 12:45 inizio posa del tracciato sul lato a valle del campo di ricerca utilizzando due SMZ  imbarcati sul natante di supporto “Alfa”;
Ore 13:00 inizio posa di un secondo tracciato sul lato a monte del campo di ricerca utilizzando due SMZ imbarcati sul natante di supporto “Delta”;
Ore 13:10 i SMZ delle due squadre entrano in acqua ed iniziano le ricerche sui due tracciati posti sul campodi ricerca e si avvicendano con dei turni di circa 20 minuti nell’attività;
Ore 13:50 viene rinvenuto il primo bersaglio, la barca affondata è adagiata in assetto di navigazione a circa 13 Mt. di profondità;
Ore 13:53 si immergono tre SMZ con due palloni a paracadute, verranno utilizzati per portare l’imbarcazione in superficie e poter intervenire in maggior sicurezza con i palloni “chiusi” o stagni;
Ore 14:15 i palloni a paracadute riportano l’imbarcazione in prossimità della superficie;
Ore 14:20 l’imbarcazione Alfa si porta in prossimità dei SMZ e consegna i due palloni chiusi da utilizzare nell’ultima fase del recupero, nel frattempo altri tre SMZ hanno raggiunto l’area delle operazioni;
Ore 14:50 l’imbarcazione raggiunge la superfice dell’acqua, viene agganciata dall’imbarcazione Alfa e rimorchiata a riva per le successive operazioni di recupero;
Ore 14:55 data l’ora si decide di interrompere le operazioni e non procedere ulteriormente per la ricerca del secondo bersaglio;
Ore 14:58 le imbarcazioni Alfa e Delta raccolgono i tracciati ed i materiali utilizzati nelle ricerche;
Ore 15:00 fine delle operazioni in acqua, si procede con il recupero delle attrezzature e delle imbarcazioni.Le comunicazioni radio con il Coordinatore delle operazioni sono state mantenute da un Operatore Logistico per ogni squadra operativa sul canale 9 della radio vhf fornita dall’organizzazione regionale.La cronologia degli avvenimenti e delle attività sono state registrate da un Operatore Logistico permettendo la ricostruzione fedele dello scenario sul verbale di fine attività.Durante tutta la manifestazione abbiamo sempre posto in primissimo piano la sicurezza degli Operatori e di tutti i Volontari coinvolti dotandoli delle attrezzature necessarie ove disponibili quali elmetti, guanti e scarpe anti-infortunistiche e predisponendo un kit di pronto soccorso ed un kit D.A.N. per eventuali emergenze sanitarie e/o decompressive. Grandissima importanza ed attenzione è stata posta inoltre anche all’integrazione dei singoli provenienti dalle diverse associazioni nel gruppo di lavoro, cercando di omogeneizzare ed uniformare il più possibile le tecniche e le metodologie operative, sfruttando l’opportunità data dalla manifestazione per poter poi creare quelle sinergie necessarie nell’eventualità di una calamità di grandi dimensioni. Il risultato è stato ampiamente soddisfacente, i Volontari hanno risposto con entusiasmo e collaborazione, partecipando attivamente riuscendo assieme a superare quelle difficoltà che si incontrano quando si va ad operare su scenari complessi e con pochissimo tempo disponibile.

 

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