ESERCITAZIONI – Addestramento combinato BO – MO – FE  / Settembre – Ottobre 2006

Addestramento combinato Bologna, Modena, Ferrara – San Giovanni in Persiceto 6-7-8 Ottobre 2006

SCOPO DELL’ADDESTRAMENTO

Gli addestramenti di Protezione Civile sono un momento importantissimo non solo per “rodare” la struttura che sarà messa in campo per affrontare l’emergenza, ma per divulgare alla popolazione le azioni da intraprendere in caso di reale situazione di pericolo. L’iniziativa permette di determinare e di verificare, attraverso l’omogeneizzazione di procedure e linguaggi, l’attivazione del sistema di protezione civile utilizzando l’impiego coordinato delle singole Componenti e delle Strutture operative, sia a livello locale sia a livello interprovinciale. Possiamo tranquillamente affermare che “una esercitazione va bene quando va male” cioè, quando serve per evidenziare i problemi che si creerebbero durante una reale emergenza e gli inevitabili difetti ed incongruenze rispetto a quanto preventivato. Da questo punto di vista una fase molto importante dell‘addestramento é certamente costituita dall’analisi a posteriori di questa: il debrifing.

In questa fase vengono verificati i tempi di intervento, esaminati i documenti prodotti dalla sala operativa e dalla segreteria operativa in modo da farne tesoro per future emergenze.

TEMA DELL’ADDESTRAMENTO

A seguito di condizioni meteo avverse dovute ad alcune giornate di pioggia intensa, per il torrente Samoggia, i fiumi Panaro, Reno ed alcuni canali loro limitrofi sussistono i presupposti per il verificarsi lungo il loro corso di un’ondata di piena che interesserebbe, oltre all’alveo dei fiumi, anche diverse zone golenali adiacenti e possibili conseguenze anche per zone abitate attigue. Gli argini, ormai inzuppati dalle piogge e dalle lunghe ondate di piena raggiungono una condizione critica di pericolo che potrebbe evolvere in una tracimazione per alcuni punti, nella loro rottura o nella formazione di fontanazzi in altri. Aggravante della situazione potrebbe essere la presenza, sempre più frequente, che da qualche anno si registra lungo la base arginale dei fiumi, di tane che le nutrie vanno a scavare in profondità.

Tale elemento può dare origine alla perforazione orizzontale dell’argine da parte dell’acqua creando un’enorme falla, o nella peggiore delle ipotesi nella rottura completa della sezione arginale interessata dallo scavo. Pertanto, in considerazione delle previsioni meteo diramate dall’ ARPA che non prevedono significativi miglioramenti a breve, tenuto conto delle letture idrometriche e delle relative analisi statistiche elaborate dagli uffici di Protezione Civile Provinciali, si adempie a quanto previsto dai vari Piani di Rischio Provinciali, dai Piani di Protezione Civile Comunali e Sovracomunali.

 

 

Posted by | View Post | View Group